22 febbraio 2016

"IL SIDRO"




Il sidro è una bevanda alcolica ancora poco conosciuta e consumata.
Deriva dalla fermentazione del succo di varietà specifiche di mele, solitamente molto acide.
Ho avuto la fortuna di provare il sidro artigianale prodotto da mio nonno, anche se non ho mai avuto la possibilità di osservare e partecipare alla sua produzione.
Il sidro ha origini remote, si sa che gli egiziani e i popoli dell'Asia minore lo producevano e lo consumavano.

Successivamente si diffonde in Europa, in particolar modo in Austria, Germania e Francia.

Arriva in Inghilterra e Irlanda nel 1066 grazie a Guglielmo  il conquistatore ed è in questo paese dove assume notevole notorietà fino ai giorno di oggi, divenendo i paesi anglosassoni i maggiori consumatori e produttori al mondo.



Anche il nord della Francia e della Spagna rappresentano una grande area di produzione di sidro.
In tutti questi paesi le caratteristiche gustative e organolettiche del sidro differiscono notevolmente, per esempio  il sidro inglese viene spesso barricato in vecchie barrique di whisky acquistando un sapore del tutto particolare rispetto invece ad un altro sidro famoso quello spagnolo che viene elaborato come se fosse un vero e proprio spumante.

Nel nostro paese esistono solo piccole aree di produzione, la maggior parte delle aziende si trovano in Trentino, poi altre in Val D'Aosta e Piemonte.

Anche se la maggior parte degli italiani non ha mai provato il sidro e spesso lo si confonde con il succo di mele di sapore eccessivamente dolciastro
Poi esistono parecchi marchi conosciuti in tutto il mondo come Magners, Blumers, StrogBow...anche se per me il vero sidro è quello del piccolo produttore, ancora artigianale
Il sidro in Italia si trova principalmente nei Pub, soprattutto in quelli inglesi.

A Milano da qualche anno ha aperto un locale chiamato la Sidreria, tutta la cucina è a base di sidro ed è molto facile degustare varie marche .


Provate il sidro ed avvicinate a questo grande prodotto !


17 febbraio 2016

"RISTORANTE AREPA' Z"  (Milano)





Se volete provare un posto singolare a Milano, informale, divertente ed avvicinarvi alla cucina Venezuelana....vi consigliamo di andare al ristorante Arepa'z.
Premetto che è sempre difficile trovare dovunque si vada ..."ottima cucina straniera", sia per la difficoltà che si ha a reperire i prodotti originali, sia per le false imitazioni, o semplicemente perché spesso la cucina straniera si adatta al gusto del paese che l'accoglie!
Insomma cucina internazionale si, ma sempre con un tocco nostrano.
Nonostante però conoscessimo la cucina venezuelana siamo andate con spensieratezza in questo locale, non aspettandoci nulla di particolare.
Il locale è bene arredato, ampio, allegro e sempre pieno di gente.
Il prodotto più venduto sono ovviamente le Arepas, frittelle di farina di mais ripiene di tutto quello che si desidera, a modo di panino.
Non possono mancare gli antipasti di yuca, i tequenos (ripieni di formaggio), il platano in mille modi, e le empanadas.
Ottimi i piatti unici, composti solitamente da fagioli al curry, carne mechada o pollo, con riso d'accompagnamento, insalate di avocado e salse piccanti.
Non manca ovviamente le hallaca o tamal, ottime ripiene di carne di maiale e condimento agrodolce.


Ovviamente come tutti ben sanno per i Venezuelani la vita è festa, ed è dunque impensabile uscire dal locale senza bere una loro birra, un coktail speciale, o un ron gran reserva.
Insomma andate e raccontateci cosa avete provato.

In media si spendono sui 20€ per una cena abbondante e variegata. Gentilezza del personale garantita, anche se spesso bisogna aspettare un po' di tempo visto l'affollamento del locale.

VOTO: 7

9 febbraio 2016

"DOLCI DI CARNEVALE "





Anche in queste festività la nostra bell'Italia propone migliaia di ricette regionali, ed il meglio lo esprime attraverso i dolci!
Ogni regione possiede numerose preparazioni dolciarie, alcune molto conosciute come le chiacchiere o le castagnole.
come per Natale e per la Pasqua anche ii Carnevale in questi ultimi ani ha recuperato e riproposto ricette poco conosciute o in via di estinzione, per lo più ricette popolari e familiari.
Noi ne descriviamo alcune e speriamo conoscere altre grazie ai vostri suggerimenti.
Partiamo dalla bella Sicilia con le Sfinci o Spinci (frittele tonde) o la Pignolata.
Passiamo alle Zeppole pugliesi, al Migliaccio ed alle Graffe napoletane, poi al Berlingozzo e Focaccia toscane.
Risalendo al nord i Tortelli fritti, i Krapfen nel Trentino, le Fritole veneziane, alle Frittelle di mele della Val D'Aosta.
Da questo semplicissimo elenco di ricette regionali si evince che i dolci di carnevale sono molto simili in tutte le regioni, impasti semplici, solitamente fritti, molto zuccherati, o con aggiunta di miele e sciroppi.
Ma l'estro inventivo del nostro paese noto in tutto il mondo si manifesta in questo caso con dolci molto particolari come il Sanguinaccio dolce (crema di cioccolato fondente), gli arancini delle Marche (girelle fritte aromatizzate all'arancia), e le Mantovane di Cassato (frittelle ripiene di mandorle e marmellata).
Buon Carnevale a tutti e fateci sapere se conoscete altre belle ricette di carnevale .....

1 febbraio 2016

"OLIO OFFICINA FESTIVAL"



Dal 21 al 23 gennaio 2016 si è svolto a Milano nel Palazzo delle Stelline per il quinto anno consecutivo l'evento Officina Olio Festival, la manifestazione più importante in Italia del settore dell'olio extravergine di oliva. Incontri, manifestazioni, dibattiti che consentono di conoscere e approfondire tutto quello che concerne l'olio extravergine di oliva in Italia come nel mondo, dalla produzione alla commercializzazione, con delle degustazioni messe a punto dai produttori che permettono di far cogliere le differenze tra gli extravergini esaminati/assaggiati. Dopo quattro anni di full immersion, quest'anno abbiamo vissuto meno la manifestazione per problemi organizzativi all'interno del team, tuttavia è stata chiara la percezione che l'evento abbia ottenuto un notevole riscontro di visitatori, esperti del settore e non, come pure un netto miglioramento dell'aspetto organizzativo. Molto bella l'area espositiva di opere d'arte a tema.Per fortuna siamo riusciti a partecipare ad una delle tante degustazioni, ossia quella della regione Sicilia, con le sue ormai note varietà, Biancolilla e Nocellara del Belice, nonché la meno diffusa cultivar Minuta.
Dunque quest'anno come pure gli scorsi anni questa manifestazione ci ha appassionati e coinvolti per l'informazione, le novità circa i processi produttivi, gli approfondimenti e gli incontri con i produttori. Se il prossimo anno vi trovate nei pressi di Milano, vi consigliamo di non perdere questo interessantissimo evento.